La tradizione sposa l’innovazione: le gelaterie italiane diventano cashless | EFFE RADIO

La tradizione sposa l’innovazione: le gelaterie italiane diventano cashless

Scritto da il 08/08/2019

La stagione più calda può essere affrontata in tanti modi e refrigerarsi con un buon gelato artigianale è sicuramente tra i più efficaci. Dalle ricette che risalgono all’Ottocento agli abbinamenti più inusuali, sono tante in Italia le eccellenze per quanto riguarda la produzione di gelato artigianale e di qualità. Una tradizione che si innova alla cassa: sempre più gelaterie stanno infatti adottando il POS mobile che permette di pagare anche il cono e la coppetta con carta o smartphone. SumUp, l’azienda fintech leader nel settore dei pagamenti digitali, ha individuato cinque tra le migliori gelaterie in Italia dove, non soltanto è possibile assaggiare i gusti più ricercati nel mese di agosto, ma anche pagare cashless, senza tirare fuori gli spicci dal portafoglio mentre si è già con il cono in mano.

Gelateria “Vorrei” a Domodossola
“Vorrei”: non soltanto il desiderio espresso dal cliente, ma anche il nome della gelateria di Domodossola, nata nel 2011 dal desiderio di rinascita di Daniele Pizzicoli. Dopo una lunga parentesi lavorativa in banca, Daniele ha infatti coinvolto amici e famiglia in questa attività commerciale: a seguirlo sono stati da subito il suo socio Mimmo Lipari e il gemello Fabrizio Pizzicoli, mastro gelatiere. A caratterizzare la gelateria sono i veri gusti tradizionali ottenuti con materie prime di qualità e del territorio, come il latte di montagna della latteria sociale di Crodo. La gelateria “Vorrei” è riuscita ad unire tradizione e innovazione: nata all’interno di un locale storico della città, offre non soltanto la possibilità di acquistare e ordinare il gelato tramite un’app dedicata, ma anche di pagare il cono o la coppetta in cassa direttamente con la carta o con lo smartphone.

Gelateria Mokambo a Ruvo di Puglia
Il vero gelato artigianale con metodo classico e ricetta del 1840 si trova a Ruvo di Puglia, nella Gelateria Mokambo, dove i dolci segreti culinari si tramandano da quattro generazioni e affondano le radici nel Regno delle Due Sicilie. Nella Gelateria Mokambo si trovano soltanto gusti tradizionali, tra cui la “crema del re” preparata secondo la ricetta di due secoli fa, che si dice abbia ricevuto un encomio direttamente dal re Borbone. Tutti i gusti sono preparati senza l’utilizzo di semilavorati ma con prodotti selezionati e di qualità: dalle fave di cacao provenienti da 10 Paesi al pistacchio di Bronte, fino alle nocciole delle Langhe. Il latte arriva dall’azienda agricola locale, mentre il laboratorio di produzione è a vista, per raccontare a tutti i clienti il buono del gelato.

Gelateria Sottozero a San Giovanni Lupatoto
Un mix di produzioni artigianali classiche e mousse con gusti particolari che si rinnovano anno dopo anno: è la formula vincente della Gelateria Sottozero a San Giovanni Lupatoto (VR). In questo caso la scelta del gelato cashless ha avuto un importante impatto sul business in termini di entrate, offrendo ai clienti del centro commerciale in cui si trova la gelateria l’opportunità di continuare lo shopping senza pensieri e spicci tra le mani.

Gelateria di San Valentino a San Valentino in Abruzzo Citeriore
A San Valentino in Abruzzo Citeriore si trova la Gelateria di San Valentino, che dagli anni ‘80 prepara gelati cremosi in maniera artigianale. Un’attività di famiglia che viene portata avanti con passione e dedizione da Antonio Ascenzo, vincitore del titolo nazionale nel 1995, e dal figlio Vittorio, vincitore del titolo nelle Marche, Abruzzo e Molise. La gelateria è annoverata sulla guida Gambero Rosso tra le migliori d’Italia, grazie anche alla scelta di ingredienti freschi e genuini utilizzati per preparare pochi gusti ma di qualità: frutta fresca locale, pistacchio di Bronte 100%, base latte senza idrogenati, latte e panna freschi e creme gluten free. La scelta del POS SumUp, in questo caso, ha permesso ai mastri gelatai di avvicinarsi ancora di più ai turisti italiani e stranieri che nel 99% dei casi preferiscono pagare il cono o la coppetta con carta.

Gelateria Il giardino di Iris a Reggio Emilia
Un gelato di scuola italiana ma di cuore russo: è la gelateria Il Giardino di Iris, aperta a Reggio Emilia e nata dall’intraprendenza di Irina, di origini siberiane, e dal marito reggiano, con l’idea di proporre una fusione tra culture e stili di vita diversi. Tutto questo si riflette anche nei particolari accostamenti che propone la gelateria, assicurandosi però sempre gusti realizzati con prodotti a km zero, con lavorazioni con azoto, mescolando tradizione e contemporaneità.

“I piccoli esercenti si stanno attrezzando non soltanto per allinearsi alle nuove normative italiane e europee in termini di pagamenti digitali, ma anche per offrire ai clienti un’esperienza soddisfacente e veloce anche in cassa”, spiega Marc-Alexander Christ, Co-Founder di SumUp. Nel caso delle gelaterie, SumUp offre una tecnologia mPOS semplice e conveniente: si acquista online, si collega allo smartphone ed è compatibile con tutte le carte di credito o debito e con i principali metodi di pagamento digitale, come ApplePay o Google Pay. Gli mPOS rappresentano quindi un grande vantaggio per le piccole attività e per chi, per lavoro, è abituato a spostarsi frequentemente. Nessun vincolo contrattuale, ma soltanto una percentuale fissa su ciascuna transazione: ideale per attività stagionali come le gelaterie che, in questo caso, non sono costrette a pagare canoni anche in periodi di non utilizzo o di chiusura del locale.


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