La rassegna Jazz lascia Udine: “Siamo antifascisti. Non intendiamo collaborare con una amministrazione comunale che ha chiesto i voti dei neofascisti” | EFFE RADIO

La rassegna Jazz lascia Udine: “Siamo antifascisti. Non intendiamo collaborare con una amministrazione comunale che ha chiesto i voti dei neofascisti”

Scritto da il 17/05/2018

Udin&Jazz lascia Udine. È rottura tra il festival internazionale, organizzato da Euritmica e giunto quest’anno alla 28/a edizione, e la nuova amministrazione comunale del capoluogo friulano, guidata dal sindaco Pietro Fontanini (Lega), eletto al ballottaggio del 13 maggio.

“Questa sarà l’ultima edizione di Udin&Jazz nella città di Udine – ha annunciato oggi il direttore artistico del festival Giancarlo Velliscig – perché il jazz ha l’antifascismo nel suo Dna e dal fascismo fu bandito per questo suo presupposto genetico, quindi non intendiamo collaborare con un’amministrazione comunale come quella in carica, che ha chiesto i voti ai neofascisti e che li ottenuti per vincere”.

Il direttore artistico ha precisato che Euritmica “ha collaborato con altre amministrazioni di qualsiasi colore, ma per coerenza non possiamo farlo con un sindaco come Fontanini, che ha chiesto il sostegno dell’estrema destra cittadina e di Casapound e ha portato i neofascisti dentro l’amministrazione di una città che è medaglia d’oro al valore militare proprio nella Lotta di Liberazione dal nazifascismo”.

Intanto però l’edizione 2018 non cambia sede: “Si svolgerà regolarmente a Udine – ha precisato Velliscig – dal 27 giugno al 24 luglio, secondo gli accordi presi con la precedente amministrazione”.

Uno spostamento potrebbe esserci invece dal prossimo anno, “forse in qualche in qualche comune alle porte di Udine, perché Udin&Jazz ha avuto sempre il suo fulcro in questa città”. Da fine giugno cominceranno dunque ad arrivare, probabilmente per l’ultima, volta nomi di spicco del jazz nazionale e internazionale. Tra questi il bassista e polistrumentista Marcus Miller (24 luglio), uno dei più innovativi musicisti di jazz-fusion. E ancora Avishai Cohen con il suo nuovo progetto “1970” (4 luglio, unica data italiana), Dave Holland con Zakir Hussain e Chris Potter, la Udin&Jazz Big Band, il quartetto di Norma Winstone con Glauco Venier al piano, la vocalist coreana Youn Sun Nah accompagnata dal chitarrista Ulf Wakenius, i Quintorigo con il loro nuovo lavoro “Opposites”, il sestetto del batterista afro-jazz Tony Allen. Anteprima con la manifestazione “Borghi Swing”: una serie di concerti dal 22 al 24 giugno a Marano Lagunare in un progetto di valorizzazione dei borghi italiani sostenuto dal Mibact.


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