Fase 2: Honsell (Open Fvg), investire su scuola accessibile a tutti | EFFE RADIO

Fase 2: Honsell (Open Fvg), investire su scuola accessibile a tutti

Scritto da il 20/05/2020

“Non vi è intercambiabilità tra le due modalità di fruizione dell’insegnamento, in presenza o in remoto. Ipotizzarlo significa che non si coglie il fondamento culturale e civile della scuola. Oggi deve essere svolta una profonda riflessione sull’intero sistema, proprio alla luce di questa nuova sfida che ci troviamo ad affrontare. È stato seminato molto in tema di innovazione didattica e organizzativa, ma questi non possono trovare una vera attuazione senza cospicui investimenti all’altezza delle nuove condizioni”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell, evidenziando che “questa emergenza deve spingerci a fissare priorità, mantenendo fermo il principio espresso all’articolo 34 della nostra Costituzione: la scuola infatti deve rappresentare un luogo accessibile a tutti, non solo fisicamente. Vanno ripensati tutti gli edifici e i progetti pianificati per la loro messa a norma. Dobbiamo assicurare tutte le declinazioni della sicurezza e dell’accessibilità fisica e virtuale”. “Molte famiglie – sottolinea il consigliere di opposizione – sono state tagliate fuori dall’istruzione in questo periodo perché non possiedono gli strumenti e le condizioni abitative a supporto di questa didattica (connessione Internet, device idoneo, sovraffollamento abitativo), oppure frequentano percorsi di studio che, per loro natura, necessitano in larga parte dello svolgimento di attività laboratoriali. Tralasciare questo commenta Honsell – può significare non farsi carico di una tipologia di allievi particolarmente esposta al rischio di abbandono scolastico e per i quali la scuola, intesa anche come luogo fisico, ricopre una fondamentale funzione di integrazione sociale”. “Bisogna ripensare anche a nuove assunzioni, nuovi bandi di concorso: non possiamo rimanere fermi ad aspettare che la situazione si evolva – prosegue il consigliere – e rischiare che i nuovi, prossimi assunti, non riescano a prendere servizio questo settembre ma l’anno successivo, facendo vivere le famiglie con paure e ansie. Non possiamo permetterci questi scivoloni burocratici con la ripartenza del prossimo anno scolastico. E questo vale per tutto il personale indipendentemente dalle funzioni svolte”. “La ripartenza della scuola deve tenere conto di importanti valori quali la socialità, la crescita intellettuale e morale, la maturazione di una coscienza civile e politica. La scuola – conclude l’esponente di Open Fvg – non vuol dire meccanico apprendimento di nozioni, non coincide con lo smanettamento di una tastiera, con la sudditanza a motori di ricerca o a piattaforme proprietarie che possano sfruttare le informazioni così carpite ai giovani”.


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