Bloovery, la startup che digitalizza il mercato floricolo, arriva su Mamacrowd con la campagna di equity crowdfunding | EFFE RADIO

Bloovery, la startup che digitalizza il mercato floricolo, arriva su Mamacrowd con la campagna di equity crowdfunding

Scritto da il 01/04/2020

Quello florovivaistico è un settore che solo in Italia vale 2,5 miliardi di euro l’anno: ma ora, proprio nel suo momento di massima produzione, è messo in ginocchio dalle misure nazionali e internazionali per contrastare l’emergenza sanitaria, con milioni di fiori che finiscono al macero e l’esportazione di fiori completamente bloccata a seguito del fermo delle aste olandesi che ad oggi rappresentano uno snodo cruciale della filiera floro-vivaistica.

Un momento di grande discontinuità che avrà delle conseguenze anche una volta passata l’emergenza e richiede un necessario cambio di parametri in un mercato che sembrava immutabile e che sconta una strutturale arretratezza tecnologica lungo tutta la filiera: sarà necessario concentrare alcuni player, accelerare verso la dematerializzazione delle aste dei fiori e del commercio B2B e di conseguenza ottimizzare le spedizioni, riducendo costi di trasporto ed emissioni di CO2.

Proprio con l’obiettivo di innovare il settore e dare l’opportunità ai produttori nazionali di ripartire con più forza nel post-emergenza, Bloovery, la startup che vuole cambiare il modo in cui fiori e piante vengono esportati, venduti e distribuiti in Europa, lancia ora su Mamacrowd una campagna di equity crowdfunding che punta a raccogliere 300.000 euro. Nella prima settimana, la raccolta di Bloovery ha già superato i 100.000 euro di adesioni da parte degli investitori.

La raccolta è attiva fino al 27 maggio dando così la possibilità di investire nel progetto di Bloovery e diventarne soci a tutti gli effetti, grazie a un processo facile, completamente online e vigilato da Consob.

Bloovery è riuscita ad inserirsi nel contesto dell’industria floreale all’ingrosso con lo scopo di innovare un settore tradizionale come quello dei fiori attraverso le nuove tecnologie, semplificando la user experience dei clienti e connettendo in modo digitale i produttori ed i rivenditori del settore floreale. Il tutto grazie all’introduzione di una piattaforma che rende semplice ed immediata l’esperienza di acquisto e il controllo delle spedizioni, abbattendo sprechi di merce, tempo e denaro.

La startup è in grado di servire tutti i fioristi, anche i più piccoli e periferici, cui permette di effettuare ordini tramite un catalogo digitale di oltre 15.000 articoli. Inoltre è la prima piattaforma direttamente collegata alle aste olandesi dei fiori, dalle quali ogni giorno transita il 60% della produzione mondiale. I cataloghi sono sincronizzati in tempo reale, con valutazioni precise del miglior prezzo disponibile, permettendo così ai clienti di risparmiare fino al 30%.

Inoltre, i prodotti sono tracciati e consegnati tramite una logistica end-to-end che combina vettori di import/export con trasportatori specializzati nella distribuzione. Il tutto senza richiesta di un minimo d’ordine e attraverso un’esperienza d’acquisto totalmente in self-provisioning, dalla registrazione fino al pagamento dell’ordine.

“Bloovery è la novità più interessante in un settore ad alto potenziale di innovazione che vale 14B€ in Europa e 9B€ soli 5 mercati principali. In un momento di grande sofferenza, siamo certi che sarà ancora più importante puntare ad un’evoluzione tecnologica del settore”, afferma Simone Guzzetti, CEO e co-founder di Bloovery. “Una piattaforma come Bloovery può rappresentare un asset strategico per i produttori nazionali ma anche per i player più piccoli, per ripartire con più forza e avere maggiori margini sulle fioriture di giugno ed estive”.

I fondi raccolti tramite la campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd saranno utilizzati per completare lo sviluppo della piattaforma e della tecnologia per l’automazione della logistica e permettere a Bloovery di approdare nei primi due mercati europei, Francia e Spagna. Inoltre, obiettivo futuro è quello di creare la prima asta dei fiori digitale, accedendo così ai due mercati più grandi, UK e Germania. Il proposito più ambizioso è quello di continuare a crescere fino a diventare il riferimento in Europa per la vendita e la distribuzione di fiori all’ingrosso.


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