Anthony B e gli show speciali del 40° anniversario di Misty in Roots e The Selecter fanno rotta verso l’equatore del Rototom | EFFE RADIO

Anthony B e gli show speciali del 40° anniversario di Misty in Roots e The Selecter fanno rotta verso l’equatore del Rototom

Scritto da il 19/08/2019

La Reggae University riceverà alcuni dei componenti di Morgan Heritage, la grande famiglia del reggae, per analizzare la storia e la carriera della formazione, vincitrice di un Grammy.

Lo spirito del Rototom trapasserà i muri dell’area musicale per arrivare al centro penitenziario di Albocàsser con Koers e, nel Social Forum, il ruolo della politica e della cittadinanza davanti alle sfide del cambiamento climatico animerà il dibattito.

Benicàssim-Domenica, 18 agosto 2019

Il decimo compleanno del Rototom Sunsplash a Benicàssim fa rotta verso l’equatore, con una varietà di proposte per tutti i tipi di pubblico, nel quale non mancheranno gli speciali concerti anniversario e le molteplici allusioni all’impegno con lo sviluppo sostenibile, il sociale e la cura della Madre Terra.


Dancehall.

Nella parte musicale, il temperamento di Anthony B, uno dei massimi esponenti del risorgimento del reggae rasta nel decennio degli anni ’90 da molti comparato con lo stesso Peter Tosh, sarà uno dei protagonisti di una giornata nella quale brilleranno di luce propria anche nomi dal marcato accento britannico: The Selecter e Misty in Roots. Le due formazioni hanno preparato, rispettivamente, show unici e molto speciali, con i quali condivideranno con il pubblico del Rototom la celebrazione dei loro 40 anni di carriera musicale.

Da una parte Misty in Roots, originari dell’ovest londinese, che vanta essere stata negli anni ’70 una delle band più militanti del movimento conosciuto come “Reggae against Racism”.

Dall’altra parte The Selecter, nave maestra del 2-Tone e della rinascita dello ska negli anni ’80 – assieme a Madness e The Specials -, offrirà un energico concerto guidato dalla sua vocalist solista, la anglo-nigeriana Pauline Black, che tra l’altro è stata una delle poche donne nella scena 2-Tone.


Lion Stage.

Il sapore britannico si estenderà anche ad altri palchi del festival, come il Lion Stage e la Dub Academy. Nel caso del Lion, questo lunedì per l’occasione arriveranno i britannici Gentleman’s Dub Club. La band di Leeds, capace di mischiare le linee gravi dei Wailers con l’affilato ingegno dei The Specials, ritorna a Benicàssim per diffondere tutta la sua energia. E, per quanto riguarda la Dub Academy, gli appassionati alle basse frequenze avranno l’opportunità di assistere allo show che Iration Steppas ha preparato e nel quale riceverà numerosi invitati a sorpresa.

Da parte sua, e come aperitivo allo show che offriranno questo martedì sul Main Stage, la Reggae University riceverà i rappresentanti di una delle più importanti famiglie del reggae: Morgan Heritage. Peetah, Gramps e Mojo saranno i protagonisti del dibattito intitolato “Here come the Kings: Morgan Heritage in conversation”. Un foro nel quale nella stessa giornata passerà anche il prolifico cantante e produttore musicale Linval Thompson per parlare della sua lunga carriera nella conferenza “Strong like Sampson: The Long and Varied Career of Linval Thompson”.

Oltre alla musica, il cambiamento climatico, così come una riflessione sulle sue principali cause e le possibilità per invertire le sue conseguenze, saranno le protagoniste del Social Forum. Tatiana Nuño, responsabile della Campagna del Cambiamento Climatico di Greenpeace Spagna, e Grammenos Mastrojeni, membro della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, analizzeranno il ruolo della politica e della cittadinanza in questa problematica, nel dibattito intitolato “SOS Clima: il lato sociale della crisi”.

Un dibattito che precederà la proiezione del documentario “Dónde Irán”, girato in Senegal e frutto dell’amicizia nata nel Rototom Sunsplash tra la band reggae Green Valley, che chiuderà il festival il prossimo 22 agosto, e l’attivista senegalese Mamadou Dia, che quest’anno si è messo a capo dell’African Village, una delle aree più dinamiche di quelle che compongono il mosaico interculturale del macro evento reggae.


African Village.

L’African Village, attraverso il suo nuovo spazio Ataya, sarà un altro dei centri di dibattito di questa giornata per analizzare, nella sessione intitolata “Parliamo di politica”, le sfide di come e di chi rappresenta la comunità afro.

E, per il nono anno consecutivo, il festival trapasserà un’altra volta i muri dell’area concerti per portare la sua essenza al centro penitenziario di Albocàsser, questa volta con Koers. Il gruppo di Lleida, che passerà anche mercoledì 21 per il Lion Stage, offrirà uno dei due speciali concerti che il Rototom Sunsplash ha preparato quest’anno per le persone che scontano la pena in questo istituto.

Per quanto riguarda il resto delle aree, queste sono le altre proposte per questo lunedì: i workshop per costruire plettri di chitarra con legno di olivo o ornamenti per rasta con pannelli riciclati nel Mercado Artesano, o la sessione per imparare a costruire lampade led con materiali riciclati nel Pachamama, che ospiterà anche una sessione speciale di racconti e canti


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